Tour dei misteri e delle leggende di Milano

Itinerario

All'orario stabilito, daremo il via al nostro tour da piazza dei Mercanti, un tempo nota come “galleria dei sussurri” per via di un particolare un fenomeno acustico, grazie al quale anche la più flebile delle voci può raggiungere il lato opposto della piazza. Si dice che, in passato, questo sistema venisse usato da mercanti, spie e amanti proibiti per scambiarsi messaggi senza farsi vedere insieme. 

La nostra seconda tappa è il simbolo di Milano per eccellenza, il Duomo, tra le cui solenni guglie e statue finemente intagliate aleggia sinistro il fantasma di una vedova. L'iconica cattedrale gotica, difatti, cela tra la sua sontuosa architettura una storia turbolenta, che esula da qualsivoglia "e vissero felici e contenti".

Continueremo rinsaldando il vincolo macabro tra morte e religione presso la chiesa di San Bernardino alle Ossa, sacro tempio dall'aspetto spettrale. Leggenda vuole che, il 2 novembre, giorno dei morti, una bambina, i cui resti si trovano presso l’altare, torni a vivere, trascinando con sé gli altri scheletri in una danza macabra. Paura, eh?

Passeremo poi ad argomenti più leggeri spostandoci presso la Walk of Fame, dove un tempo sorgeva la sede di TV Sorrisi e Canzoni: in questa via lastricata di successo e notorietà, artisti del calibro di Patrick Swayze, Sylvester Stallone o Sharon Stone hanno lasciato il segno... letteralmente! Persino la nostra amatissima Sandra Mondaini, milanese DOC, ha dato il suo contributo, prestando così il suo nome all'eternità.

Dopo una passeggiata tra le stelle del grande e piccolo schermo, raggiungeremo la celeberrima Galleria Vittorio Emanuele, progettata dall'altrettanto famoso architetto Giuseppe Mengoni, che il giorno prima dell'inaugurazione morì in un tragico incidente... o fu suicidio?

In seguito, ci dirigeremo verso Piazza Affari, sede della Borsa, su cui troneggia irriverente e sovversivo il "Dito" di Maurizio Cattelan, ufficialmente noto come "L.O.V.E.", acronimo di «libertà, odio, vendetta, eternità». La statua, che avrebbe dovuto essere ritirata a due settimane dalla sua esposizione, a distanza di quasi 15 anni è ancora lì: un tributo all'immaginazione, a detta dello stesso autore.

Infine, saremo giunti alla nostra ultima meta, l'Arco della Pace, un ulteriore luogo intriso di misteri, teatro di fondamentali stralci di storia, lascito di un passato travagliato. Qui, narratevi le ultime curiosità, ci saluteremo, concludendo così la nostra intrigante esperienza.